Auto elettriche: nel 2020 al via la diffusione di massa
I maggiori investimenti delle case automobilistiche, l’incremento delle colonnine di ricarica e una normativa europea sempre più stringente in materia di emissioni inquinanti potrebbero spingere le vendite di auto elettriche nel prossimo biennio.
Secondo gli addetti ai lavori si potrebbe trattare di una vera e propria “svolta”: le nuove stime diffuse da Transport & Environment (T&E), un’associazione indipendente che promuove il trasporto sostenibile a livello europeo, indicano come probabile la vendita fino a un milione di auto elettriche e ibride plug-in nel 2020 nel solo Vecchio Continente, con un incremento dal 2% al 5% sul totale del settore automobilistico europeo. Le prospettive di crescita per il 2021 secondo T&E, inoltre, sono ancora più rosee dato che si parla di una percentuale del 10% di questi veicoli sul totale delle vendite.
Per gli esperti di T&E a favorire questa tendenza è in prima battuta l’attività dell’Unione Europea che attraverso la normativa del 2009 ha imposto alle aziende automobilistiche nuovi e più stringenti target in termini di emissioni prodotte dai nuovi veicoli. Per rispettare i parametri UE, molte aziende avrebbero così deciso di investire con maggiore convinzione nello sviluppo delle auto elettriche. Finora, infatti, come sottolineato da T&E nel nuovo rapporto “Mission Possible” sull’evoluzione del mercato automobilistico, le emissioni medie dei nuovi veicoli immatricolati in Europa sono rimaste elevate per effetto di diversi fattori, tra cui il boom di vendite di SUV, balzate al 36% del mercato complessivo nel 2018.
A contribuire, tuttavia, alla svolta prevista già per il prossimo anno sembra essere pertanto un cambio di mentalità più ampio che comprende sia il lato dell’offerta, e quindi anche del mercato delle polizze Rc auto, sia quello della domanda, incoraggiata non solo dalle notizie relative all’ampliamento della rete delle stazioni di ricarica, ma anche dalla maggiore offerta di modelli in commercio nei vari Paesi. Basti pensare che tali modelli passeranno da una sessantina alla fine del 2018 a quasi 180 nel 2020 e a oltre 200 nel 2021, considerando sia le vetture elettriche “pure”, alimentate esclusivamente dalle batterie, sia quelle ibride ricaricabili, con un motore a zero emissioni coadiuvato da un propulsore termico tradizionale a benzina o gasolio.