Secondo una recente analisi dell’Unione Europea delle cooperative Uecoop sulla base dei dati elaborati dall’Istat, i consumi dei nostri connazionali sarebbero in progressivo aumento ormai da qualche mese a questa parte. Non solo spese per la famiglia o quelle collegate al possesso di un immobile, ma anche mantenere un veicolo costa sempre di più; se l’Rc Auto rappresenta una delle voci di spesa più consistenti per molte famiglie, a questa adesso si aggiunge anche il bollo auto che, stando a quanto rilevato, nel corso degli ultimi anni sarebbe aumentato del ben +19,8%.
Nel periodo compreso tra il 2013 e il 2017, secondo le stime Uecoop, le tasse pagate dai guidatori dello stivale avrebbero visto una crescita totale su base annua di oltre 170 milioni di euro fino a raggiungere una cifra pari a 5,2 miliardi di euro. Una tendenza, questa, che deve essere analizzata insiema ad altri fattori: oltre alle spese obbligatorie per circolare con regolarità sulle carreggiate del nostro Paese, ci sono tutta un’altra serie di costi come, giusto per fare un esempio concreto, quelli collegati ai carburanti. Ed è proprio sotto questo profilo che negli ultimi anni si è registrato un incremento piuttosto consistente: il costo del trasporto privato risente molto dell’inasprimento della spesa dei carburanti; l’Italia, assieme all’Olanda e alla Grecia, è infatti uno dei cinque Paesi al mondo dove la benzina costa di più. Numeri alla mano: nello stivale un litro di benzina costa circa 1,67 euro al litro, mentre un litro di diesel ha un costo di 1,57 euro al litro, cifra pari alla Svizzera.
Il caro carburante, dunque, risulta avere pesanti conseguenze non solo sulle famiglie, che si ritrovano a far fronte a continue spese collegate al possesso di un mezzo, ma anche alle imprese che quotidianamente si confrontano con diversi tipi di spostamenti.
Fonte dell’articolo: www.assicurazione.it