Tariffa unica RC auto: vantaggi e svantaggi
Ancora non c’è nulla di certo, ma dopo le parole del Vicepremier Di Maio “Le assicurazioni Rc auto saranno finalmente eque perché in taluni posti si pagava davvero troppo”, l’ipotesi più accreditata al momento è che il Governo stia pensando di applicare una tariffa unica per l’rc auto in tutta Italia, allo scopo di eliminare le differenze di costo tra le diverse province. Ad esempio nei primi tre mesi del 2018 a Napoli il premio medio era di 618 euro, ad Aosta di 292 euro, Udine 316 euro, Roma 475 euro, Prato 598 euro, Caserta 534 euro. Il divario è evidente e, come sostiene l’IVASS nel suo ultimo bollettino le zone “contraddistinte da sinistrosità e prezzi più elevati” sono quelle delle province meridionali.
L’entrata in vigore della tariffa unica aiuterebbe di certo gli automobilisti di queste zone, ma il rischio è che invece gli automobilisti del Nord ci rimetteranno, anche se ancora non è chiaro come sarebbe effettuato il nuovo calcolo. La prima ipotesi è ricavare il premio dalla media delle tariffe di tutte le province italiane, ovvero 411 euro di rc auto. Questo significherebbe per alcuni un discreto risparmio (a Napoli del 33%), ma per altri significherebbe un aumento dei costi (in Val d’Aosta sarebbe del 40%). Per quanto riguarda le grandi città, Milano sarebbe tra le poche a rimetterci (+4% annuo), mentre Roma (-13%), Bologna e Genova (-9%), Bari (-6%) avrebbero notevoli vantaggi.
Mentre IVASS e ANIA (Associazione delle Impese Assicurative) restano in attesa di sviluppi, l’Unione Nazionale Consumatori si è già dichiarata contraria, sostenendo che alla fine i premi aumenterebbero per tutti, introducendo un meccanismo di compensazione inefficiente.