Novità in arrivo per gli automobilisti italiani. Chi acquista un veicolo usato potrà dormire sonni più tranquilli. Dal 2018 i controlli relativi alla revisione dell’auto diventeranno molto più rigorosi per proteggere gli automobilisti oltre che dal rischio di truffe sull’Rc auto da parte delle “compagnie fantasma”, anche da quelle relative ai chilometraggi “modificati” delle vetture di seconda mano.
Come previsto dal Decreto Ministeriale n. 214 del 19/5/17, che ha recepito la direttiva europea 2014/45, il certificato di revisione sarà rilasciato in copia cartacea alla persona che porterà la vettura al controllo tecnico.
Il certificato dovrà contenere: numero di telaio, targa di immatricolazione, luogo e data del controllo, lettura del contachilometri al momento del controllo, categoria del veicolo, carenze individuate e livello di gravità, risultato del controllo tecnico, data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato attuale, nome del centro revisioni che ha effettuato il controllo e firma dell’ispettore responsabile.
L’obbligo di rilevare il dato relativo ai chilometri per poi trasmetterlo alla Motorizzazione Civile, che era già stato introdotto nel 2010, viene ulteriormente ampliato in quanto tale indicazione dovrà essere subito comunicata anche al proprietario dell’auto. Le nuove disposizioni danno finalmente un giro di vite anche alla pratica assai diffusa di alterazione del contachilometri: se fino a oggi non si rischiava nulla, dal 2018 la tale manomissione sarà punibile ai sensi del Codice della Strada anche se la violazione prevede per il momento una multa di soli 85 euro.
In caso di dubbi sulla tempistica necessaria per effettuare la revisione successiva, basterà controllare la “fustella” che riporta l’esito del controllo.
Applicata sulla carta di circolazione dal centro revisioni, finora riportava solo la data in cui era stato effettuato il controllo; dall’anno prossimo invece sarà indicata la data entro la quale si dovrà effettuare la revisione successiva. Il Decreto ministeriale ha introdotto inoltre la figura del responsabile tecnico della revisione, che dovrà avere alcuni requisiti minimi di competenza e formazione, e ha introdotto un “organismo di supervisione” che dal 2023 avrà il compito di verificare il rispetto dei requisiti dei locali, delle attrezzature, della formazione degli ispettori e dell’esito delle revisioni.
Fonte: www.assicurazione.it